lunedì 8 dicembre 2008

cosa (non) si fa per amore..

premessa: chiedo scusa per il ritardo nella pubblicazione del post

http://www.corriere.it/cronache/08_dicembre_06/cristina_marrone_pm_magistrato_dd230146-c365-11dd-b8a5-00144f02aabc.shtml

leggendo questo articolo ho scoperto che molte mogli di boss della mafia non sono state condannate, anche se colpevoli e complici, perchè considerate semplicemente all'oscuro degli illeciti dei loro partner, innamorate quindi spinte dall'amore e "incapaci di un autonomia decisionale" come recita l'articolo. tutto ciò ha del ridicolo perchè, magari in qualche caso era veramente vero che non erano a conoscienza delle attività dei mariti, ma vedendo adesso quante sono le donne-boss della malavita organizzata, per fortuna arrestate, viene il dubbio se veramente sono così "incapaci di un'autonomia gestionale". basti vedere, per esempio, la moglie del famigerato bernardo provenzano; la signora saveria benedetta palazzolo fu assolta dall'associazione mafiosa nonostante nel corso degli anni avesse acquistato beni per centinaia di milioni. ovviamente è un caso che abbia guadagnato illecitamente centinaia di milioni, ovviamente lei non sapeva niente, ovviamente era innocente. per fortuna il 25 settembre 1999 qualcuno ha avuto un'illuminazione e la cassazioneha finalmente superato i pregiudizi condannandola. meno male.

1 commento:

The young Jack ha detto...

Credo che qui entri in gioco, almeno in alcuni casi, la sindrome del "vedo ma faccio finta di non vedere".
Una sorta di omertà matrimoniale che merita certamente una buona dose di attenuanti (soprattutto se si spinta da un sincero sentimento d'amore verso il marito) ma non non ha diritto alla completa giustificazione che, come hai ben sottolineato, il più delle volte è semplicemnte ridicola.